Lodi è una città italiana di 44.036 abitanti (Dato ufficiale ISTAT aggiornato al 31.12.2009) della Lombardia centro-meridionale; sita in Bassa Val Padana lungo il fiume Adda, è capoluogo dell’omonima provincia, istituita nel 1992. Fu fondata il 3 agosto 1158 da Federico Barbarossa, in seguito alla distruzione dell’antico borgo di Laus Pompeia, già municipium romano, sede vescovile e libero comune. Durante il Rinascimento, conobbe un periodo di grande splendore artistico e culturale, dopo aver ospitato nel 1454 lo storico trattato tra gli Stati regionali italiani noto come Pace di Lodi. Al giorno d’oggi, Lodi è un importante nodo stradale e centro industriale (nei settori dell’informatica, della cosmesi, dell’artigianato e della produzione lattiero-casearia). È inoltre il punto di riferimento di un territorio prevalentemente votato all’agricoltura e all’allevamento: in virtù di ciò, la città è stata scelta come sede del Parco Tecnologico Padano, uno dei centri di ricerca più qualificati a livello europeo nel campo delle biotecnologie agroalimentari. Sono sviluppate anche le attività legate al settore terziario; dagli anni duemila, in particolare, è in forte espansione il turismo: Lodi fa parte del circuito delle Città d’arte della Pianura Padana ed offre quale spunto principale la presenza di alcuni importanti monumenti, tra cui il Duomo, il Tempio Civico dell’Incoronata, la chiesa di San Francesco e palazzo Mozzanica
La Basilica di San Bassiano o dei Dodici Apostoli da lontano appare come un’oasi di mattone in un oceano di verde. Preziosa testimonianza dell’architettura romanico-lombarda, maestosa e sobria, come solo gli autentici gioielli possono esserlo, conserva il fascino dei secoli nel silenzio di quella dimensione spirituale che pervade ogni prato della campagna della Bassa. Secondo le antiche cronache, alla consacrazione della Basilica, voluta da Bassiano il primo gennaio del 378, intervennero Sant’Ambrogio, vescovo di Milano, San Felice, vescovo di Como; ovviamente non si tratta dell’attuale edificio, ma di uno precedente di cui si è persa completamente la memoria. Nel 413 il corpo di San Bassiano, patrono di Lodi, fu sepolto nella sua Basilica, che da allora ne assunse il nome. I segni di un restauro avvenuto sulla struttura architettonica prima della ricostruzione del 1300 sono visibili all’ingresso, a destra, probabilmente da ricondurre al periodo di Andrea vescovo. La chiesa piano piano declinò, in coincidenza con la definitiva distruzione di Laus Pompeia (Lodi vecchio), dopo l’anno 1158. Nei secoli la Basilica dei Dodici Apostoli visse alti e bassi continui: a venti anni di distanza dal decreto ministeriale del 1875, con cui quello di San Bassiano fu registrato fra i monumenti nazionali, le autorità decisero di chiuderla al pubblico. Solo un profondo restauro ha poi reso possibile la rivalutazione della Basilica, oggi giustamente considerata tra gioielli d’arte del Lodigiano.
Al centro del piccolo borgo di Sant’Angelo e sulle sponde del fiume Lambro sorse nel XII questo Castello, che fu proprietà di diverse nobili famiglie. La prima parte delle sua storia lo ha visto oggetto di contesa delle Casate della vicina Milano, i Visconti e gli Sforza. Nel 1452 il feudo ed il Castello vennero donati da Francesco Sforza a Michele Matteo Bolognini in premio per i servigi concessi e per l’ausilio fornito nella conquista del Ducato di Milano. Da allora il nome della Rocca è legato inscindibilmente a quello della Famiglia Bolognini, da cui l’edificio deriva il proprio nome, fino a quando, nel ‘900, questa si estinse, con Gian Giacomo Morando Bolognini. Egli si incaricò tuttavia di effettuare sul Castello imponenti opere di restauro. Esso si mostra infatti al giorno d’oggi in un impressionante stato di conservazione. Ora l’edificio ospita tre musei: Il Museo Morando Bolognini, che contiene gli arredi antichi, una spettacolare biblioteca, un’armeria e pezzi di antiquariato di pregio, esposti nelle 24 magnifiche sale al pianterreno; il Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura e il Museo del Pane.
Pare che le origini del castello di S. Colombano si possano far risalire al VI sec., contemporaneamente al grande monastero di Bobbio
(A. Riccardi, Le località e territorj di S. Colombano al Lambro, 1888). Comunque sia, è fuori dubbio che il castello esistesse nel secolo X,
sia a garanzia della vicina capitale di Pavia e residenza reale di Corte Olona, sia per la necessità di quei tempi di lotte feudali,
sia per le invasioni ungariche, ed il conseguente decreto del Re Berengario, per la difesa e fortificazione di tutte le Città, Borghi, Luoghi,
Cascinali, Monasteri, ecc.; sia, infine, per l’espressa affermazione del testamento di Ariberto del 1034, dove si parla di castris, edificiis, ecc.,
in Gaifaniana, Sancto Columbano, Miradolo, ecc., e più sotto di edifici esistenti tam in ipsis castris quam et foris
(tanto dentro quanto fuori di essi castelli). Allo stesso modo è certo che esso appartenesse dall’800 circa al 1000 al contado (Comitatus) di Lodi,
come appare anche dai documenti del 1034 e 1299 (A. Riccardi, Le località e territorj di S. Colombano al Lambro, 1888).
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